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Cascate del Rio Ferraia e  Arma du Cupà

Difficoltà E

Dislivello: 450 mt

Ore di cammino: 7 ore (a piedi dal rifugio) 

                                 2,30 ore (con avvicinamento in auto )

In auto: il sentiero si raggiunge percorrendo la SP 216 con direzione Albenga; all'incrocio per Aquila d'Arroscia, svoltare a destra e proseguire per km 7,5.

A piedi: percorrere il sentiero che dal rifugio arriva alla piazza del paese di Caprauna (1 ora); passare sotto al parco giochi vicino al salone delle feste e percorrere la strada asfaltata per km 7, seguendo le indicazioni per Aquila d' Arroscia ( 1,5 ore).

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Il sentiero è ben indicato. Si scende a destra per circa 200 metri, sino al primo bivio (frecce in legno) e da lì, sempre a destra, si raggiunge il settore della Giera (segnavia doppio pallino rosso). La grotta, con l'ingresso ornato da fitta vegetazione di piante erbacee, pteridofite e muschi, è visitabile per una decina di metri (dopo è accessibile solo agli speleologi). In prossimità della cavità si affaccia il primo belvedere. Da qui si ci sposta per un centinaio di metri andando verso, ovest, fino al secondo belvedere, che offre una vista sulla valle Pennavaire. A sinistra, la barriera di falesie della Ravinella, sotto cui si sviluppa il sentiero. Risaliti al bivio, si prosegue in discesa, attraversando un piccolo rio. Il sentiero scende ripidamente con una serie di tornanti per poi  prosegue lungo la base delle balze, fino al cavernone dell'Arma Ravinella. Il percorso continua ancora sub orizzontale sino ad un poggetto che si affaccia sulla Val Ferraia (affluente in riva destra del Pennavaire). Il tracciato scende nella boscaglia sino alla base della balza dove si apre la cavernetta della Tana dei Carbonai: la cavità è visitabile purché muniti di torcia e casco. Il sentiero sale ripidamente seguendo il tracciato della condotta proveniente dalla diga di Ferraia, al bivio si prosegue in orizzontale lungo la parete, caratterizzata da una fitta diffusione della Saxifraga lingulata. A destra si osserva la grande cascata alta ben 20 metri, spettacolare per i notevoli deflussi o, in inverno, per le colate di ghiaccio. A sinistra il sentiero sale tra i carpini, fino al grandioso antro dell'Arma du Cupà. La cavità è visibile senza mezzi di illuminazione, a parte il cunicolo più interno.

Per il ritorno, sopra la Tana dei Carbonai, il sentiero sale a tornanti nel canalone tra i faggi; dopo si prosegue orizzontalmente fino alla strada asfaltata.

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